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100 Km. del Passatore XXXVI Edizione

Il passatore 2Il passatoreIn Piazza Santa Croce al ritiro dei pettoraliAlla partenza in via dei CalzaiuoliTanto per cominciare inizio dalla fine, ovvero, dal traguardo che ho raggiunto e che è il primo quello di Borgo San Lorenzo in 3 h. 54 min. e 44 sec., dopo 35 km. secondo gli organizzatori, ma la conferma del mio GPS è leggermente inferiore, infatti, segnava circa 33 km. La mia prima intenzione era di arrivare al secondo traguardo, quello del passo dell Colla, ma come già scritto venerdì il raffreddore mi sta torturando e l’ha fatto anche ieri mattina e fino a poco prima della partenza. La logistica del Passatore senza assistenza è drammatica, soprattutto per un podista nuovo a questa esperienza. Decido per prima cosa, di portare la mia auto ieri mattina al traguardo che ho scelto per fermarmi a Borgo San Lorenzo, ma non sapendo dove sarà posto l’arrivo, la parcheggio in un luogo che spero sia vicino al tragurado, scoprirò solo alla fine della gara che l’ho posizionata proprio dall’altra parte del paese. Grazie ai familiari che vengono a riprendermi torno a casa mi cambio e poi mi faccio accompagnare alla partenza di Firenze, mangiando un pezzo di schiacciata mentro guido il maggiolino. Arrivo in piazza Santa Croce a 20 minuti dalla fine della consegna dei pettorali e scopro che le magliette della mia misura XXL, che fanno parte del pacco gara sono terminate, mi viene data una taglia L. Mi cambio e poi torno in piazza Santa Crocce dove saluto un pò di amici, Nilo e Alberto poi il mitico Morelli con cui correrò la Pistoia-Abetone ed ancora il Professore Alessandro, il Ciapetti ed altri ancora. Ci trasferiamo in via dei Calzaiuoli una traversa di Piazza della Signoria. Si parte, il serpentone transita in mezzo a due ali folla, inutile dire che è molto emozionante, soprattutto quando giriamo in Piazza Duomo è uno spettacolo ed un emozione grandissima, mi vengono i brividi, la folla urla e incita(soprattuto i turisti). Sento le gambe che girano ed affronto la salita di Fiesole in modo abbastanza sicuro, scambiando anche qualche parola con l’amico Federico Cocciolo che ha come destinazione quella finale di Faenza. Ho molta sete anche se la giornata non è caldissima, mi sento la gola spesso prosciugata, arriviamo in cima a Fiesole ed inizia una parte di falsopiano, per poi riprendere a salire fino al passo delle Croci. Ci arrivo in circa 2 ore e sono a quasi metà della mia gara, da questo punto in poi inizia una lunghissima discesa, che per la prima parte riesco a correre in modo disinvolto, ma poi iniziano i problemi di stomaco, che questa volta penso siano dovuti al fatto che non ho dato un lasso adeguato di tempo alla digestione ed ho mangiato in modo molto convulso. Decido di alternare la corsa al passo anche in discesa e questa per me è una novità, visto che in discesa vado discretamente bene. Iniziano degli improvvisi dolori alle gambe ed ho la conferma che la decisione di arrivare al primo traguardo è stata quella più giusta, perchè sono proprio in difficoltà ed è un peccato perchè avrei potuto far molto meglio. Vedo alla fine della discesa l’abitato di Borgo San Lorenzo ed è per me una liberazione perchè sono proprio in difficoltà e forse tra le cause del mio malessere c’è anche quella di aver affrontato la salita di Fiesole in modo troppo disinvolto, dove ho bruciato troppi zuccheri e velocemente. Al traguardo di Borgo San Lorenzo mentre restituisco il Chip scambio due parole con un podista che ha optato pure lui per l’arrivo di Borgo e che è tornato al Passatore dopo 25 anni e mi segnala che ai suoi tempi i partecipanti alla 100 km. del Passatore erano molti di più circa 3000, un Signore dell’organizzazione conferma, ricordando che in questa edizione siamo intorno alle 1500 unità, ma ci fa presente che il livello dei podisti è migliorato e che oggi l’ultimo che transita al passaggio di Borgo San Lorenzo lo fa non oltre le 20,30 di sera. In conclusione sono partito alle ore 15 e arrivato alle 19 circa nelle condizioni che sopra vi ho descritto e riflettendo a mente fredda, penso che tra le cose che mi hanno penalizzato c’ è sicuramente il fatto di aver corso una gara lunga per la prima volta di pomeriggio, dove al massimo avevo corso non più di 10 chilometri, mettiamola su così, forse alla mattina sono più tonico. La Giusy mi ha fatto notare, come l’età media dei partecipanti al Passatore sia molto alta, speriamo che le nuove generazioni inizino ad amare gare storiche come la 100 km. del Passatore oppure come la Pistoia-Abetone.

Ci vediamo domani dagli amici di Fabbrica di Peccioli.

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