Sinceramente ho avuto un approccio a questa Maratona diverso dalle altre. Convinto fino all’ultimo secondo di fermarmi al passaggio da Borgo San Lorenzo al 26mo chilometro, ho poi optato per proseguire, ma andiamo per ordine. Ho trascorso un Sabato mattina tranquillo, quasi fosse un lento avvicinamento alla gara e con in testa una canzone del Grande Lucio Battisti “Arrivederci a questa sera” che canticchiavo continuamente. Dopo un pasto molto attento, ma con un alleato che ieri si è rivelato un nemico, sto parlando del limone biologico, di cui ne vado pazzo e che ho inserito nel mio risotto forse in una quantità eccessiva, parto per il Mugello poco dopo mezzogiorno, faccio una breve sosta di lavoro a Barberino di Mugello e raggiungo Borgo San Lorenzo poco prima delle 14. Mi reco al punto della partenza dove è posizionato anche il ritiro pettorali e pacco gara e dove trovo e scambio qualche chiacchera con Milo e Alberto, ritiro il pettorale la spalla Toscana che è l’ottimo premio d’iscrizione e torno all’auto per il cambio d’indumenti dove incontro e saluto altri amici, il Morelli e Elisabetta. Torno alla partenza con le due sezioni del cervello che ragionano in modo completamento diverso, in un anfratto un diavoletto che mi sussurra: “dai bischeraccio, facciamo la Maratona facciomoci del male, torna stroncato a casa” dall’altra il lato razionale del cervello mi dice: “al ventiseiesimo chilometro fermati, non fare il bischero”. Combattuto tra queste due ipotesi parto, lo faccio senza mettere in funzione il mio iPod, nel quale non avevo inserito una Music Marathon Compilation, ma solo musica alla rinfusa. Parto guardingo, sento che il limone sta remando contro, mi sale la nausea e una certa agitazione di stomaco, attraverso Serravalle e San Piero a Sieve, con la consapevolezza che è e sarà molto dura. Sono timido, intimorito e spaventato dalle ultime mie performance nei lunghi, che per me corrispondono alla PisaMarathon e alla Pistoia-Abetone, dove ho rimediato delle brutte figure in mezzo a mille sofferenze fisiche. Poi ho avuto uno stop d’Agosto per la tracheite che mi ha fatto saltare qualche Domenica di allenamento. Raggiungo il bellissimo Castello di Scarperia, dove inizio a star meglio e la fiducia in me stesso inizia a salire, come il venticello maligno che inizia a penetrare dai miei indumenti, c’è un bella discesa che affronto ottimamente e poco dopo il passaggio da Luco di Mugello dove c’è una salita insidiosa, siamo poco dopo la metà gara prendo fiducia. Transito da Borgo San Lorenzo al km. 26 con una parte del cervello che mi dice di farla finita e l’altra che mi sprona a continuare e siccome mi ero ripromesso che se fossi arrivato al passaggio da Borgo in meno di 3 ore avrei continuato, sono 2 ore e 48 minuti e decido di fare tutta la Maratona, siamo partiti alle 15 e non sono ancora le 18, c’è ancora luce e questo mi mette di buon umore. Accendo l’iPod, la prima che canzone che suona è ironia della sorte “September” degli Earth, Wind & Fire. Verso il 28mo chilometro raggiungo il Morelli e poco dopo veniamo a nostra volta raggiunti da Elisabetta e con loro faccio un bel pezzo di strada. Ci immettiamo in quei 16 km. che l’organizzazione ci avevano venduto come privi di auto, ma così non è, infatti, facciamo un’avanti e indietro da Sagginale a Ponte a Vicchio per poi tornare a Sagginale con le auto che ci sfiorano e con il sole che si nasconde dietro le montagne, la temperatura che inizia a scendere considerevolmente. Mi lasciano prima Elisabetta e poi il Morelli e gli ultimi 6 km. sono nella piena oscurità e con il freddo che si fa sentire, anche bagnarsi le mani con l’acqua dei ristori non è raccomandabile. Alterno un pò di corsa a tanto passo svelto, inizio ad essere felice capisco che questa mia scomessa è vinta e che porterò al termine la mia 35ma Maratona, forse la meno scontata e quella che mi ha ridato fiducia. Mancano meno di 2 km. e la felicità è alle stelle, per me era una prova correre una Maratona di pomeriggio, non avevo la minima idea di come avrebbe reagito il miol corpo. Ultimi metri e finalmente l’arrivo in piazza Dante a Borgo San Lorenzo, dove chiudo in 5h 05′ e 48″, commosso forse più di altre volte, vado a ritirare i premi che consistono in 1kg. di miele e in una maglietta. Soddisfattissimo torno alla macchina. In conclusione due osservazioni, ottimi i premi, mi è dispiaciuto per la medaglia che a questa Maratona non viene data e per il diploma che mi verrà inviato a casa in quanto avevano finito la carta per compilarlo e per il transito delle auto che negli ultimi chilometri doveva essere chiuso e che così non è stato, per il resto un’ottima organizzazione, buonissimo il pacco gara e percorso bello, variabile e abbastanza duro con continui saliscendi, che rendono questa Maratona molto dura.