E’ stata indubbiamente una settimana difficilissima quella appena trascorsa e questa matina alzarsi è stata un’impresa. La stanchezza accumulata mista alla tristezza era enorme, decido di andare a correre per cercare di sfogarmi. La perdita di un’amica come Sandra mi ha segnato nel profondo del cuore e dell’animo e la dignità con cui ha affrontato tutte le cose drammatiche che si sono susseguite è da insegnamento per tutti. La mattinata ricalca il copione degli ultimi mesi ovvero tanta pioggia, arrivo a San Miniato in un baleno e dopo essermi iscritto attendo l’arrivo di Michele, con il quale parto in un primo tempo per fare uno dei percorsi intermedi, ma poi decidiamo di comune accordo di correre la 24 chilometri, confortanti anche dal fatto che la pioggia non infierisce più di tanto. Saliamo fino a San Miniato Alto e poi iniziamo, il classico mangia e bevi che le colline della zona ci regalano. Intorno al nono chilometro incontriamo il primo vero tratto fangoso della corsa ed è una vera impresa riuscire a percorrere questi tratti, sia che si trattino di discese o di salite. Il percorso ricalca in buona parte quello degli anni passati e il tempo scorre velocemete con Michele, che da buon livornese regala al sottoscritto e a chi incontriamo sul percorso una battuta dietro l’altra. Arriviamo alla conclusione della corsa dopo 2h e 50′ , stanchi ma soddisfatti per una bella corsa che gli amici della casa culturale ci hanno regalato. Un ringraziamento per il pacco gara che è composto da una confezione di buonissime mele ed un appunto, in queste situazioni climatiche forse era meglio avere un percorso alternativo, in modo da saltare i tratti al limite della praticabilità.