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Porcari Corre 25a edizione – Porcari (Lu)

Foto Porcari Corre 2009 6Foto Porcari Corre 2009 5Foto Porcari Corre 2009 3Foto Porcari Corre 2009 2Foto Porcari Corre 2009Dopo una notte costellata da un sogno strano, che mi vedeva denudarmi tranquillamente ed esporre le mie parti intime su di una spiaggia per nudisti (mai fatto in vita mia), mi alzo un po’ rincoglionito ed assonnato per il rituale domenicale. Oggi di scena un classico del podismo non competitivo Toscano, la Porcari Corre. Aperta la porta di casa mi aspetta un paesaggio siberiano e la mia auto nascosta sotto una lastra spessa qualche millimetro di ghiaccio, mi conferma che la temperatura è rigidissima ben – 7°. Arrivo a Porcari alle sette e mezza e come sempre quando c’è questa corsa, ho l’impressione di essere in notevole ritardo, in molti sono già partiti perché 6000 podisti sul percorso sono tanti, una vera marea umana. La mia impressione mi viene confermata anche da Michele che mi telefona per chiedermi se deve provvedere lui con il mio cartellino, visto che è già alle iscrizioni. Arrivo alla partenza e partiamo insieme a Claudio, Marco, Evaldo ed un altro amico. Come da accordi facciamo prima uno dei percorsi corti quello di 5 km. e una volta ripassati alla partenza/arrivo proseguiamo per quello più lungo di 25 km. Visto che la temperatura si sta alzando, decido di lasciare lo smanicato ed il cappellino di lana all’auto che si trova proprio poco dopo la partenza, e questa cosa crea un equivoco con gli altri miei compagni che mi raggiungono dopo una decina di minuti. Trotterelliamo allegramente e consapevoli del fatto che questa corsa è un evento gioioso e come tale deve essere onorata. I ristori come sempre sono innumerevoli e fornitissimi (anche i cani hanno il loro) e l’atmosfera è quella della festa paesana. Ho un tuffo al cuore quando percorriamo la salita che ci porta a Montecarlo, infatti proprio in quel tratto l’anno scorso raggiunsi la Sandra e con lei facemmo il tratto fine al ristoro del Ristorante La Nina. E’ stata l’ultima volta che l’ho vista correre felice. Il passaggio dentro le mura di Montecarlo è come sempre suggestivo, con tanto di figuranti con vestiti medioevali, chiacchieriamo tranquillamente e gettiamo anche le basi per la nostra prossima Maratona quella di Roma. All’arrivo al ristoro della Nina mi prendo la classica e buonissima macedonia corredata da un bel succo di frutta e poi dopo un po’ di salotto che riusciamo con gli amici a metter su, ripartiamo. Davanti a noi altri 3 ristori, uno dei quali quello del “Chicco” è capeggiato dal Bracciali che vestito da Romano, serve Vin Santo a tutti i podisti ed io e Claudio ne approfittiamo per berne due mini bicchierini a testa. Ripartiamo alticci con le gambe che sono sempre più pesanti per gli ultimi 8 chilometri, dopo la bellissima “Vecchia Quercia” un vero e proprio monumento della natura troviamo il ristoro del Ristorante La Legge e dopo un breve tratto di piano, affrontiamo una delle ultime salite che ci porta all’ultimo ristorno quello per intenderci dove servono il caffè con la panna e dove ci salutano delle Signore che sono arrivate per questa corsa dal Piemonte, come ogni anno sono innumerevoli le comitive che arrivano da fuori regione, per quello che è diventato un vero e proprio cult del podismo in Toscana. Ultima salita quella della Torretta, da dove si può ammirare tutta la pianura sottostante e poi la discesa che riporta per la seconda volta in questa gelida mattina all’arrivo, con i nostri bei 29 km. nelle gambe.

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