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Maratona di Roma 2009 15a edizione

E’ stato un bel week-end che ha coinciso con il mio ritorno alla Maratona di Roma, dalla quale mancavo dal 2005. L’organizzazione dei miei compagni di viaggio è stata perfetta, dalla scelta del treno Eurostar, tratta Pisa – Roma e ritorno, alla location dell’Albergo (molto bello) nell’incantevole zona dell’Aventino a soltanto 1 km. dalla partenza. Parto con un treno locale dalla stazione di San Romano il sabato mattina alle 6,15 e alle 6,40 sono già a Pisa. L’appuntamento con i miei amici è per le 7,15 e decido d’ingannare il tempo, andando a rivedermi il murales del grande Keith Haring, di cui quest’anno si celebra il ventennale della sua opera pisana “Tuttomondo”. L’aria è particolarmente fredda, ed è colpa del vento particolarmente fastidioso e consistente. Alle 7,30 partiamo tutti insieme, Marco, Cinzia e il piccolo Simone, Michele e sua moglie, la Franca senza Claudio che ci raggiungerà a Roma e a Livorno sale anche l’altro Michele (Jeri) che per comodità chiamerò MJ. L’atmosfera è molto allegra e le due ore e mezzo di treno trascorrono velocemente. All’arrivo alla stazione Termini, prendiamo il taxi e dopo aver lasciato i bagagli all’Hotel, ce ne andiamo un po’ in giro per Roma, accompagnati  sempre quel maledetto vento che rende la temperatura molto fredda. Dopo pranzo ci dividiamo, io e MJ andiamo alle scuderie del Quirinale dove c’è la mostra che celebra i 100 anni dalla nascita del Futurismo, mentre gli altri se ne vanno a giro per Roma, in ogni caso l’appuntamento è fissato per le 15,30 all’Expo Marathon. La mostra è molto bella con tante opere esposte e tanti bellissimi quadri, purtroppo la durata della nostra presenza è molto ristretta per motivi di tempo, ma riesco in ogni caso ad acquistare il catalogo della mostra tanto desiderato dalla Giusy. Prendiamo un altro taxi e ci rechiamo nella zona dell’Eur dov’è collocato l’Expo Marathon, ritiro il pettorale ed il pacco gara (molto funzionale lo zainetto) e girello per i vari stand, dove nel frattempo è arrivato anche Claudio, che sarà impegnato nella presentazione dei Pace Maker con Marco e MJ. Dopo aver constatato che c’è crisi anche nel podismo (molti marchi erano assenti), intorno alle 17,30 visto che sono abbastanza stanco, decido di tornare in albergo. Alle venti è fissata l’ora per andare a cena e lo facciamo scegliendo un ristorante del Testaccio “Lo Scopettaro” come meta. Scelgo un menù molto soft, come avevo fatto anche a pranzo, evitando alcuni piatti romani , che sono molto buoni ma non particolarmente adatti ad un podista che si appresta a correre una Maratona. Arriva anche il classico cantastorie romano, con chitarra e tamburelli, ci invita ad accompagnarlo nella sua performance musicale (ovviamente a pagamento) e riesce a farci trascorrere un quarto d’ora molto allegro. Ritorniamo all’albergo e alle 23 siamo tutti a letto, il sottoscritto ha come compagno di camera MJ che ho scoperto essere anche un ottimo russatore. Alle 6 sveglia con MJ che è già in piedi da una mezzoretta e dopo un’ottima colazione ci rechiamo alla partenza, sono le 7,30 e la temperatura ancora per colpa del vento è molto fredda, io alla Maratona di Roma ci avevo partecipato nel 2004 e nel 2005 ed in entrambi i casi avevo patito il caldo questa volta intuisco invece che è bene coprirsi per non patire il freddo. Siamo alla partenza e sfoggio la mia bella canotta di Sandra Corre, faccio un pò di foto, il colpo d’occhio che ci regala il Colosseo con tutta quella marea umana è notevole e parlando con Michele e con MJ ipotizzo anche un mio tempo finale che sicuramente non sarà inferiore alle 4 ore e 30, infatti, non ho l’allenamento adeguato, ho qualche acciacco e sono scettico sulle mie possibilità al limite dell’impaurito. Si parte faccio i primi chilometri insieme agli amici Claudio e MJ (pace maker delle 4h e 30’),  al quinto chilometro incontro anche l’amico Antonio Giannini che mi sorpassa, io decido per un passo molto tranquillo intorno ai 6,10 al chilometro. Intorno al decimo chilometro MJ mi chiede di raggiungere l’altro pacer che forma il terzetto di quelli delle 4 e 30 e che si è portato troppo avanti. Lo faccio ma lo sforzo lo pago caro, infatti sento il riacutizzarsi di una contrattura alla coscia destra. Da quel momento in poi sarà una sofferenza, ma nonostante tutto Claudio e MJ riescono a sorpassarmi solo intorno al 32° chilometro. Sto per entrare nella parte più bella di Roma, quella più turistica Piazza Navona, dove un’allegra famigliola mi taglia la strada e mi fa rallentare, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, dove è posto il 37° chilometro e dove smetto di correre in modo continuativo e dove inizio ad alternare dei tratti a passo svelto, ad altri di corsa come quando passo in prossimità della Fontana di Trevi oppure di Piazza Venezia. Sono al 40° chilometro e costeggio per la seconda volta il Circo Massimo (la prima era intorno al 1° chilometro), stringo i denti e inizio a sorridere, anche questa volta è fatta, gli ultimi 200 mt., li faccio guardando spesso il cielo, Sandra questa volta la Maratona di Roma l’hai finita con me, visto che nel 2004 e 2005 non ci eri riuscita, ce l’abbiamo fatta insieme. Mi cambio soddisfatto, mi guardo la bellissima medaglia, intanto il vento ha quasi smesso di soffiare e la giornata è più calda, decido di tornare in albergo a piedi, alla faccia della fatica affronto la salita dell’Aventino. Faccio la doccia e dopo ci rifugiamo con gli altri al ristorante da “Bucatino” al Testaccio, che gentilmente ci fa pranzare ad un’ora abbastanza tarda sono le 15 e 30. Sono affamato e mangio come un lupo dei buonissimi bucatini alla matriciana e un maialino con patate il tutto innaffiato da abbondante vino rosso e anche da due bicchieri di amaro. Soddisfatti ed allegri torniamo a prendere i bagagli e con un taxi raggiungiamo la stazione dove ci aspetta l’Eurostar delle 18 che puntuale alle venti e trenta ci scarica a Pisa. In conclusione voglio di cuore ringraziare gli amici che con me hanno condiviso questi due giorni, per la compagnia, per l’amicizia e per la spensieratezza che mi hanno regalato, grazie di cuore e voglio ringraziare anche l’organizzazione della Maratona di Roma, bravi siete stati veramente impeccabili. E soprattutto grazie alla città di Roma, per la sua eterna bellezza. A dimenticavo, il mio tempo finale è di 4 h 41’ 31”.

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