Indeciso fino a ieri sera sul dove dirottarmi questa mattina, dopo la telefonata di MJ delle 19,30 ho scelto di comune accordo con gli altri per la corsa delle 3 Province di Lammari. Premetto, io non ho un particolare debole per Lammari, ma forse visto le previsioni meteorologiche rappresentava un pericolo minore rispetto alla corsa di Lari del pisano, in termini di fango e terreno. Oggi è giorno di cambio d’ora, lo tengo al battesimo con  una sveglia sbagliata che suona un’ora prima del previsto (alle 5,30). Sento il ticchettio della pioggia, ma in cuor mio, spero che sia una cosa passeggera. Parto con la Smart e piove in modo molto deciso, arrivo a Lammari alle 7,45, parcheggio agevolmente (non potrebbe essere altrimenti) e mi arriva SMS di MJ che mi annuncia il suo forfait. Arrivo alle iscrizioni e incontro i fratelloni Klaus e Ceck, decidiamo di iscriverci con il G.P. Quelli della Domenica e partiamo, non prima di aver commentato l’articolo di Klaus sulla rivista Podismo & Atletica. Si parte la pioggia è battente, meno male ho scelto il classico K-way, che almeno mi ripara un pò. Parliamo della nostra recente Maratona di Roma, mentre attraversiamo le famose redole lammarine. Il percorso dopo un tratto pianeggiante, ci porta sul persorso della Marcia delle Ville degli amici di Marlia, che andrà in scena alla fine del prossimo mese. Attraversiamo Segromigno Monte e Piano (sia in andata che in ritorno) ed arriviamo proprio sotto Matraia. Si parla del più e del meno, dal Futurismo, a Bob Dylan, da Facebook ai problemi del mondo podistico, con un’unica costante la pioggia, che non darà tregua per tutta la corsa, che in alcuni tratti si fa dura e che mi ricorda che la contrattura alla coscia destra non è ancora passata. Incotriamo anche delle amiche come Claudia, che quest’oggi è di servizio e stancamente anche per colpa degli ultimi chilometri che sono caratterizzati da dei dritti stucchevoli, arriviamo alla fine, con il pensiero a chi come l’amico Enzo Bracciali contemporaneamente è impegnato (sotto la pioggia) nella Maratona di Treviso.  Il mio iPod dopo l’overdose di domenica scorsa è rimasto in silenzio, era tanto bello ascoltare il rumore della pioggia…