Classico appuntamento con la corsa che in pratica segnala che “i giochi sono fatti”, ovvero, per chi ha preparato la Firenze Marathon, che con oggi cessano gli allenamenti, tra una settimana c’è la maratona. E’ una corsa a cui partecipo sempre volentieri, un po’ perché al mare si corre sempre volentieri, il percorso è interamente pianeggiante e la bellezza dei posti aiuta molto lo spirito. La mattinata non è bellissima, non piove ma il cielo si presenta un po’ nuvoloso, a differenza degli altri anni non fa neppure freddo. Facciamo una partenza frazionata ed in pratica rimango tutta la corsa con Gennaro e Klaus, anche perché dobbiamo registrare la defezione del Ceck e la partenza anticipata di MJ e quella posticipata (perché in ritardo) di Arturo. Dopo aver lasciato la palestra al quartiere viareggino dell’ex Campo d‘Aviazione, veniamo dirottati sul bellissimo viale degli Tigli, per poi svoltare e costeggiare lo stadio e di seguito veniamo indirizzati verso la Darsena. Ovviamente quasi tutti i nostri discorsi hanno per tema la prossima Maratona e soprattutto ne approfittiamo per definire gli orari per domenica prossima. Tra una chiacchera ed uno scatto arriviamo a Torre del Lago mare. Notiamo come ancora non abbiamo incontrato il primo ristoro, che infatti arriva al 7° chilometro all’altezza della rotonda con ben due chilometri di ritardo, ma non solo dobbiamo attendere svariati minuti prima di riuscire a bere un bicchiere di tè perché non è pronto. Vabbè! andiamo avanti….. facciamo quel tratto di percorso che ci porta all’andaerianda sul canale e poi come da rituale facciamo il passaggio davanti al Frau, per poi fare il secondo ristoro sempre allo stesso del 7° chilometro. In pratica, con soltanto un ristoro gli organizzatori hanno (in modo alquanto discutibile e non regolamentare) sistemato i percorsi più lunghi di 12 e 18 chilometri. Dopo aver bevuto il secondo bicchiere di tè ed aver ascoltato delle giustissime osservazioni da parte di alcuni podisti, sulla pochezza del ristoro, fatto da acqua, tè e biscotti rinsecchiti, proseguiamo la nostra corsa, con il buon Klaus che ha nelle gambe quasi 10 km più del sottoscritto e di Gennaro e che nonostante lo sforzo aggiuntivo ha più birra di noi. Siamo nel tratto del viale dei Tigli che ci riporta all’arrivo, dove concludiamo la fatica dei 18 km. reali in poco meno di due ore. Ritiro la nuova canotta del gruppo podistico dalla Cinzia e dopo aver salutato gli amici, torno all’auto dove c’è la Giusy ad aspettarmi e che mi conferma che anche i suoi 12 chilometri erano reali. In conclusione un appunto agli amici organizzatori, il prossimo anno mettete qualche ristoro in più e magari più assortito.