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La Pesticciata Biancogialla La Catena (Pi)

Seconda domenica di Giugno e puntuale come il Natale arriva la Pesticciata Biancogialla, che nel circuito podistico toscano è conosciuta come la corsa non competitiva più dura. Gli accordi con i miei compagni d’avventura sono; “ore 7 alle iscrizioni”. Puntuale mi presento alla sede del Podismo il Ponte e scopro che in molti hanno avuto la nostra stessa idea, ovvero,  quella di partire presto. La consapevolezza della durezza e della lunghezza del tracciato ben 35 km., impone una scelta ovvia di anticipare la partenza. Finalmente poco dopo le 7,25 partiamo, il ritardo è dovuto alla consegna dei cartellini che avviene come da copione dopo le 7,20. Partiamo, siamo in quattro il sottoscritto, Gennaro e i due Michele, Jeri e Corsi. Dopo poco più di un chilometro pianeggiante iniziamo a salire per Cigoli. La mattinata non è troppo calda e i primi 20 chilometri cioè fino a poco dopo Collegalli, sono duri ma non massacranti ed ho quasi la sensazione che questa edizione sia meno impegnativa delle precedenti. Intanto siamo ancora in quattro, ma al posto di Gennaro che abbiamo perso al decimo chilometro c’è il Monti. Inizio ad accusare decisamente la fatica, la botta definitiva mi arriva tra il 20° e il 25° chilometro, quando delle ascese repentine con altrettante discese in sequenza almeno tre, mi tagliano le gambe. Inizio ad avere dei dolori alle caviglie per colpa del terreno sterrato e sconnesso e perdo il contatto con i miei amici. Decido di proseguire in solitario cercando di correre il meno possibile per preservarmi da eventuali infortuni. Anche gli ultimi 5 chilometri che ci riportano al traguardo e che forse sono i più corribili della corsa li affronto di passo e chiudo la marcia in circa 5h e 15’. A memoria questa è una delle Pesticciate più dure a cui ho partecipato. Un applauso come sempre ai ragazzi del Ponte, che hanno organizzato questa edizione ispirata a Paperopoli in modo impeccabile. Come da copione il percorso di questa marcia non è mai uguale e questo ci permette ogni anno di attraversare dei posti che per noi sono nuovi e bellissimi, da favola!. Ottimi i ristori molti e ben forniti e con una bella accoglienza e tanta animazione. Da sottolineare un altro particolare non secondario, le tante docce disseminate sul percorso che ci hanno rinfrescato soprattutto nei punti più duri. Ma la notizia più bella della domenica è rivedere Arturo e Giuliana, entrambi ancora out, ma il solo rivederli anche se per il momento in veste di spettatori mi riempie di gioia. Soddisfatto e abbastanza stanco prendo il mio diploma di pesticciatore e torno a casa.

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