Torno alla Marcia della Smarrita di Altopascio dopo un anno di assenza. I presupposti per una domenica mattina caldissima ci sono tutti, fin dalle 7 poco più quando salgo in auto e ad attendermi c’è la nebbia, che forse sarebbe più giusto chiamarla foschia mattutina, tutto questo fa presagire ad una giornata con la temperatura infernale. Parcheggio comodamente nell’entrata secondaria dello stadio di Altopascio (quella degli spogliatoi) ci arrivo per caso, infatti seguo 3 auto che mi precedono e che evidentemente conoscono bene i trucchi della corsa. Qualche decina di metri e sono alle iscrizioni dove a tirare avanti la baracca del gruppo c’è Enrico con la mamma. Parte la Giusy destinazione 12 km., io attendo invano un altro quarto d’ora l’arrivo di qualche amico e poi rassegnato parto. Come mi ha anticipato Enrico, la marcia è completamente cambiata, cancellato il percorso lungo di 25 km. e sostituito con uno da 20 km. sicuramente più accessibile per il periodo. La vera novità però un’altra, non veniamo dirottati nella bellissima zona di Marginone per poi salire a Montecarlo, ma bensì ci dirigiamo verso Villa Campanile e poi in direzione Orentano. In pratica percorriamo buona parte del percorso della corsa dell’Orcino partendo però dal lato opposto. Per nostra fortuna la gran parte del marcia si svolge all’ombra della vegetazione e questa è un’ottima cosa. Corro in solitario ma con il mio Ipod in funzione che spara una canzone più bella dell’altra, dopo una domenica di riposo torna a funzionare. Poco prima della fine incontro anche il grande Enzo Bracciali che mi elenca un po’ di novità sulla corsa di domenica prossima a Stabbia. All’arrivo controllo il mio Garmin e i 20 chilometri che gli organizzatori avevano messo in cartello risultano invece essere soltanto16, ma dopo la Pistoia – Abetone di domenica scorsa possono bastare.