A Ferragosto non sono molte le opportunità per correre in Toscana corse competitive o non competitive, calendario alla mano non più di tre. Una di queste è appunto la Scarpinata Vellanese che si svolge a Vellano piccolo borgo arroccato sopra Pescia. Vengo a questa gara per il secondo anno consecutivo. I posti (come già scrissi lo scorso anno) mi ricordano l’adolescenza, quando soprattutto nel periodo primaverile non passava domenica che i miei genitori non mi portassero con i miei fratelli in questo luogo. Sono passati tanti anni, allora era un posto molto vivo, poi lentamente si è svuotato un po’ come è accaduto a tanti altri bei posti di montagna. Attualmente a Vellano si contano più cartelli con su scritto VENDESI attaccati alle porte o ai balconi della abitazioni che abitanti. Faccio le iscrizioni e saluto alcuni amici presenti e immancabili in questi tipi di corse come; Ennio Carlini, Roberto Capecchi e Nilo Franceschini e poi dopo la punzonatura si parte, ad occhio siamo circa 200 podisti. L’aria dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni è veramente fresca, si corre bene. E’ una gara nervosissima e molto dura. Si parte da un’altezza di 500 mt. slm, il primo tratto trae in inganno perché è in discesa, poi una volta usciti dall’asfalto ed entrati nel bosco affrontiamo la  salita, che prima ci riporta nel bel borgo cittadino dove la pavimentazione è a pietroni e molto insidiosa a causa delle piogge che l’hanno resa scivolosa. Gli addetti sul percorso ci consigliano cautela. Successivamente arriviamo nella zona del cimitero, il punto più in alto della corsa con i suoi 567 mt. A questo punto veniamo indirizzati di nuovo nel bosco sottostante a Vellano ed è un continuo saliscendi, in un tratto in discesa metto male un piede e mi becco una distorsione alla caviglia destra ma proseguo cose se niente fosse. Se questa cosa mi fosse accaduta quando ancora non correvo sarei dovuto andare “di corsa” in ortopedia. Potere della corsa!!! Nonostante abbia piovuto tantissimo anche in questi posti, nei tratti di bosco troviamo pochissimo fango e pozzanghere, segno che il terreno assorbe molto bene. Arriviamo nel punto più in basso che si trova a 400 mt. slm ed usciamo dal tratto sterrato per ritornare sulla strada asfaltata quella principale che ci riporta a Vellano. Prima però costeggiamo la zona arrivo e dopo un altro passaggio nel borgo finalmente arriviamo al traguardo, posto presso il circolino del paese dove si concludono questi durissimi 11 km. Ad attendermi la Giusy che ha concluso da un bel po’ la sua non competitiva di 4 km.. Anche questo Ferragosto podistico è andato.