Siamo giunti all’ottava edizione di Corri la Vita, la manifestazione voluta fortemente nel 2003 dalla Marchesa Bona Frescobaldi e che da allora ha avuto una crescita esponenziale. Alla prima edizione eravamo in poco più di un migliaio, oggi invece abbiamo toccato (fonte TG3 Toscana) 21.000 partecipanti. Di questa enorme cifra solo un migliaio hanno preso parte alla corsa competitiva, tra questi anche il sottoscritto. Giornata splendida di sole a Firenze, la temperatura non è caldissima diciamo che è ottima per correre. Entro in piazza della Signoria poco prima delle 9 e davanti mi si presenta una marea umana di maglie color viola, che oltre ad essere notoriamente il colore della Fiorentina è anche il colore scelto quest’anno per le maglie che vengono consegnate al momento dell’iscrizione. Come già ebbi modo di sottolineare lo scorso anno, la scelta di cambiar piazza da Santa Croce a quella della Signoria è stata obbligatoria, in quanto il numero dei partecipanti è enorme per una piazza come Santa Croce. Per questa edizione hanno scelto giustamente di dividere le partenze ed anche i percorsi sono per buona parte indipendenti. La non competitiva di 5 km. parte da via Vacchereccia mentre la competitiva di 12 km. parte da via Calzaiuoli. Il problema semmai è che entrambi i punti sono posizionati dalla parte opposta del palco dal quale vengono date le istruzioni ed un cattivo impianto audio non ci permette di capire niente. Lo start fissato per le 9,30 viene dato con 10 minuti di ritardo e infiltrati nella corsa competitiva anche nelle prime file, ci sono molti non competitivi che in alcuni casi vanno fortissimo, in altri sono semplici passeggiatori e purtroppo fungono da tappo soprattutto nei primi metri della corsa. Forse una più attenta operazione di filtraggio, avrebbe permesso ad i competitivi di partire davanti in modo da non far perdere un po’ di minuti in partenza. Il percorso è molto differente dallo scorso anno ed anche più bello. Da via Calzaiuoli ci dirigiamo in piazza Duomo, gli giriamo intorno poi entriamo in via Roma e di seguito in piazza della Repubblica e via Strozzi. Facciamo una parte di centro e all’altezza di piazza Goldoni attraversiamo l’Arno. A questo punto ci dirigiamo verso piazzale di Porta Romana e di seguito entriamo nello splendido Giardino di Boboli. Questa è la parte di gara più dura e più tecnica, infatti i viali del Giardino li affrontiamo tutti in salita. Soltanto in alcuni tratti abbiamo l’opportunità di prender fiato. Raggiungiamo infine il punto più in alto della corsa 126 mt. slm ed è posizionato all’altezza del ristoro sotto Forte Belvedere. Dopo ci aspetta un altro tratto di saliscendi e l’ultimo strappo fino a piazza San Miniato. Da questo momento in poi un bel tratto di discesa con il transito da piazzale Michelangelo, dal quale in questa mattinata di cielo terso, possiamo godere di una vista su Firenze mozzafiato. In discesa ne approfitto per riprendere fiato e poi il rush finale, che ci porta a riattraversare l’Arno e dopo un tratto di lungarno svoltiamo per piazza Santa Croce, l’attraversiamo e poi dopo qualche altra strada imbocchiamo via Calzaiuoli ed entriamo finalmente in piazza della Signoria. Chiudo i circa 10 km. e mezzo in 56’ e 39”. Sono molto soddisfatto soprattutto se considero che durante la notte non sono stato bene e controllando gli arrivati della competitiva circa 1.015 mi sono piazzato al 478° posto. Ma la soddisfazione più grande è vedere un’intera città mobilitata per uno scopo nobile come quello della raccolta fondi per combattere il tumore al seno. L’immagine di tutti quei sorrisi all’arrivo è il più bello spot per questa manifestazione. Resto in attesa dell’arrivo della Giusy che ha fatto da non competitiva il percorso di 12 km. Chiude la sua fatica in 1h e 29’. Brava è andata veramente bene, soprattutto perché è partita in fondo al gruppo e quindi ha perso più di 5’ in partenza. Grazie a tutti è stata una bella domenica di sport e solidarietà, in una mattinata bellissima nella città più bella del mondo.