Quarta edizione della Mezza Maratona Città di Pisa organizzata dall’Associazione “Per Donare la Vita Onlus” del Prof. Boggi e dal gruppo podistico degli Ospedalieri di Pisa. Come ogni anno bellissima è la logistica presso l’Ippodromo di San Rossore. Per la prima volta da quando si svolge questa manifestazione, non siamo baciati dal sole, bensì ad attenderci c’è un cielo minaccioso e nuvoloso ed una mattinata non caldissima. La temperatura però è ottima per correre. Declino l’invito dell’amico Jeri a fare 10 km. prima e poi la mezza in modo da fare un lungo per la Maratona di Lucca. Preferisco dedicarmi a questa corsa dove a differenza di Michele sono iscritto da competitivo. Per la Maratona poi si vedrà. Dopo un minuto di silenzio in ricordo dei quattro militari Italiani morti in Afghanistan (uno dei militari è della provincia di Pisa), si parte. Prima lo fanno le Handybike, poi le donne e infine 12 minuti dopo gli uomini con in coda tutti i podisti delle 3 province che partecipano alla non competitiva e che hanno a disposizione 3 opzioni: 5, 10 e 21 km. Quest’ultima distanza è il percorso della mezza. Parto bene i dubbi sul mio scarso allenamento piano piano sembrano diradarsi. Sul viale che ci porta dall’Ippodromo all’Aurelia vedo davanti a me i palloncini dell’ora e cinquanta e decido di raggiungerli. Il percorso è così suddiviso, il primo terzo è veloce con molta strada dritta. La seconda parte quella dei lungarni (lato tramontana a nord dell’Arno e mezzogiorno a sud dell’Arno) e del centro è molto suggestiva, ma con le sue curve e cambi di direzione è molto più lenta. L’ultimo terzo è molto veloce grazie ai lunghi viali interni alla tenuta di San Rossore. Mi sento proprio bene e le gambe girano in scioltezza. Ho il tempo anche di fermarmi a scattare qualche foto e lo faccio in alcuni punti simbolo di Pisa, come in piazza dei Miracoli, al Palazzo Blu dove il giorno prima si è aperta la mostra su Mirò e alla Chiesa di Santa Maria della Spina. All’undicesimo chilometro raggiungo il mitico Giacomino a cui chiedo se si vuole accordare per sfruttare la scia. Giacomino accetta l’invito ed in pratica finiremo la corsa insieme. Incredibile la forza fisica di questo minuto uomo classe 1934. Riesce a chiudere la mezza in 1h 50’ 24” che poi è anche il mio tempo finale. Tagliato il traguardo ci abbracciamo soddisfatti. Sono contento nel mio piccolo di avergli dato una mano, ma la soddisfazione più grande sono i ringraziamenti di Giacomino. Concludo ringraziando gli organizzatori che come al solito sono stati perfetti e ringrazio anche tutti gli altri gruppi podistici che hanno dato una mano all’Associazione Per Donare la Vita e agli Ospedalieri di Pisa. Che sarebbe stata una corsa perfetta lo si capiva già dalla data; 10.10.10.