Siamo arrivati all’ultimo atto. La Marcia Podistica senza barriere che si svolge a Viareggio ogni penultima domenica di Novembre è l’ultima corsa prima della regina delle Maratone Toscane, quella di Firenze. Uno legge Viareggio e si immagina che la partenza sia sulla passeggiata a mare, invece come ogni anno avviene a metà strada del Viale dei Tigli, ovvero, presso una struttura che si trova nel quartiere Ex Campo di Aviazione e che funge da logistica. Il leit motiv della mattina prevedeva come accade da un po’ di tempo a questa parte; acqua, e poi acqua e ancora acqua. Insomma tanta pioggia per tutti o per pochi, visto che non eravamo tantissimi. Parto con i miei amici e prossimi compagni di avventura come pace maker delle 4h e 45’ a Firenze, Michele Corsi e Michele Jeri. Decido volontariamente di non tenere il loro ritmo che è leggermente più veloce e di attestarmi su i 6’ al km. Dopo la partenza c’è un tratto di asfalto sul viale dei Tigli e poi giriamo per l’omonimo Stadio. Il programma è un classico e prevede il passaggio dal mercato ittico di Viareggio e poi tutto il tratto della darsena viareggina con i suoi locali. Al termine della quale, ci sono circa 2 km. di macchia mediterranea con il suo aspetto selvaggio e con le sue dune che in alcuni tratti nascondono il mare che è proprio lì dietro. Terminata questa parte arriviamo a Marina di Torre del Lago. Questo è il punto di Versilia dove sono concentrati il maggior numero di locali trasgressivi e sono decine e decine. Un vero e proprio divertimentificio. Al ristoro posizionato nel punto centrale di Marina, ci arrivo completamente fradicio intorno al 7° chilometro. Piove molto forte, ora il programma prevede il passaggio dal Canale della Bufalina. Questa mattina causa pioggia e terreno impraticabile avviene solo di una sponda. L’andirivieni di podisti che hanno come obbiettivo quello di raggiungere il punto di controllo è veramente un po’ nauseante. Ci sono pozzanghere che sembrano vere e proprie piscine e molto spesso scansarle è una vera e propria impresa. Terminata l’escursione Bufalina, passiamo davanti al Frau e poi ancora il ristoro di prima. Decido di saltarlo manca poco alla fine, ormai è tutto asfalto giro per il Viale dei Tigli in completa solitudine. Ogni tanto sorpasso qualche amico podista che come me ha l’intero viale a disposizione sgombro dalle auto e quant’altro. Chiudo i quasi 18 km. soddisfatto e completamento impregnato d’acqua, ma almeno ho le scarpette pulite. Il fango con queste condizioni meteo almeno in questa corsa non è previsto. All’arrivo un saluto agli amici con i quali ci diamo appuntamento a domenica prossima alla Firenze Marathon.