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Dall’Arno alla Verru’a – Cascina (Pi)

Dopo un lungo come quello di sabato, stamattina era difficile trovare le motivazioni per calzare di nuovo le scarpette ed andare a correre. Alla fine decido di partire e alle 7,20 sono già a Cascina. La cosa strana di questo sport, è che uno pensa a quell’ora di essere tra i primi ed invece tutti i parcheggi sono già pieni e mi accontento di lasciare l’auto lungo la strada. Fa freddo, molto freddo una tramontana gelida taglia la faccia ai podisti, che nonostante il tempo avverso con solo 4° di temperatura ed il cielo che minaccia pioggia sono numerosissimi come sempre sicuramente intorno alle 3.000 presenze. Faccio l’iscrizione velocemente e parto con Claudio Cecchella. Tutti i miei compagni di avventura del sabato questa mattina hanno dato forfait. Il primo tratto è pianeggiante almeno fino a Lugnano. In questo pezzo di strada veniamo raggiunti anche dal buon Massimiliano Morelli che ci racconta in termini non troppo entusiastici, della sua ultima Maratona della settimana scorsa in quel di Terni. Poco dopo io e Claudio svoltiamo per il percorso di 14 km. mentre il Morelli prosegue per quello più lungo di 23 km. Il tratto di salita che dobbiamo affrontare è quello che porta in cima alla Verru’a anche se noi svoltiamo molto prima. Circa a metà corsa iniziamo la discesa che ci porta a Pian di Noce. Siamo l’ultimo ristoro ubicato presso la sede dello sponsor del G.P. La Verru’a. Bevo qualcosa mentre Claudio ne approfitta per mangiare delle buonissime frittelle appena fritte, lasciato il ristoro incontriamo l’amico Arturo quest’oggi impegnato di servizio. L’ultimo sforzo è rappresentato dall’attraversamento del ponte sull’Arno, dove ad attenderci c’è un vento gelido. Bella sgambata in buona compagnia. Ottima l’organizzazione, ben forniti i ristori ed anche i chilometri erano ben segnalati, cosa abbastanza rara.

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