Da oggi so che esiste un posto (neanche troppo lontano da casa) che sia chiama San Pietro in Campo ed è situato poco sopra Barga in Garfagnana. Potere della corsa! Si, perché grazie alla corsa si conoscono luoghi di cui altrimenti ne ignoreremmo l’esistenza. Debbo dire che la scoperta di questa mattinata di Pasquetta è stata molto gradevole. Tutto parte dalla lettura del calendario delle corse del giorno di Pasquetta. La solita Mezza Maratona di Prato, fatta molte volte ma che quest’anno non avevo voglia di correrla, poi la Strapazzata a Pisa che non mi ha mai troppo attirato ed infine per il Trofeo Podistico Lucchese la marcia di San Pietro in Campo. Già il nome della marcia è tutto un programma “Barga e i colli del Pascoli”. Bello! Parlo di questa mia idea di andarci a correre un paio di settimane fa all’amico Massimiliano Morelli, che mi chiede se può accodarsi. Insieme questa mattina partiamo alle 7 meno 10. Abbiamo un po’ di strada davanti e inganniamo il tempo parlando per lo più temi podistici. I bagordi del giorno prima sono già un lontano ricordo. Entrambi non siamo mai stati a San Pietro, abbiamo però controllato Google Maps e constatato che è vicino alla splendida Barga. Qualche chilometro prima del paese iniziamo a vedere i cartelli che segnalano la marcia podistica. Parcheggiamo e via alle iscrizioni, dove una gentile Signora ci avvicina e ci chiede se vogliamo iscriverci con il suo gruppo podistico. Decliniamo gentilmente la proposta e partiamo. La giornata è un misto tra foschia e nuvolaglia, ma molto gradevole nel clima. I primi 4 km. sono un girottalare per le strade di campagna del paese, poi inizia la salita. La prima cosa che mi salta agli occhi sono le fettucce di segnalazione del percorso che invece di essere del classico colore a strisce bianco e rosse, sono di color oro. La cosa mi crea qualche problema di individuazione, perché in certi tratti si mimetizzano con i colori della natura. Si sale e tanto. La corsa inizia a farsi dura e il Morelli si rifocilla ad ogni ristoro con un paio di mini panozzi alla salsiccia. Circa a metà corsa incontriamo due miei compagni di squadra, sono il Presidente Ciardelli ed il Franceschi. Anche loro hanno preferito l’esilio garfagnino alla domestica Strappazzata. All’arrivo scoprirò che anche altri due componenti del gruppo Enrico e mamma Maura si sono auto-esiliati in Garfagnana. Quindi il gruppetto è così composto: il sottoscritto, il Morelli, il Franceschi e il Ciardelli ed insieme allegramente e molto, ma moltooo lentamente proseguiamo la nostra marcia. Attraversiamo boschi bellissimi e siamo a contatto con la natura. Non mancano anche piccole cascate d’acqua formate dai tanti ruscelli di questa zona. A circa 3/4 di corsa arriviamo al Ciocco. Questa località era famosissima soprattutto negli anni 70 e 80. L’attraversiamo nella parte bassa e debbo dire che almeno in quel punto mostra tutto il suo tempo. Ricordo che in quegli anni quando si parlava del Ciocco si parlava di un posto bellissimo immerso nella natura dove tante iniziative venivano svolte, dal Rally del Ciocco, ai ritiri delle squadre di calcio più famose (es. Fiorentina) a tante altre cose interessanti tipo ciclismo e via dicendo. Ma la cosa che più mi ricorda “Il Ciocco” e mi crea anche una punta di nostalgia, è che qui era ubicata la sede e gli studi di VideoMusic. VideoMusic per una quindicina di anni, ha rappresentato una fonte di divertimento per tanti giovani. Fu inaugurata nel 1984 e rappresentava la rivoluzione televisiva italiana di quel periodo. Trasmetteva videoclip musicali 24 su 24. Solo con l’avvento di MTV anche in Italia, VideoMusic cessò l’attività. Lascio da parte questa digressione musicale e torno alla corsa con una lunga discesa che ci porta al traguardo. E’ stata proprio una bella pasquetta podistica, che mi ha fatto conoscere alcuni posti nuovi in ottima compagnia. Voglio fare i complimenti agli organizzatori che in modo semplice ogni anno ripropongono questa marcia. Per la cronaca la corsa era un paio di chilometri in meno. 16 anziché 18 e sempre per la cronaca abbiamo trovato quattro ristori compreso quello finale dove il Morelli ha divorato 8 mini panozzi alla salsiccia. La sua media è stata di 2 km. con un panozzo.
P.s. visto che ho parlato di VideoMusic e degli anni 80, ho utilizzato volutamente un termine “Panozzo” che era molto in voga in quel periodo nel linguaggio dei “Paninari”.