Il Trofeo Madonnina del bosco è come da copione, l’ultima corsa prima della Pistoia-Abetone. E’ la marcia perfetta prima dell’ultramaratona, perché ha un chilometraggio giusto di circa 17K e un dislivello agevole. La classica corsa poco impegnativa, che ti risparmia i muscoli e le articolazioni. Ci torno dopo l’assenza dello scorso anno, quando la stessa domenica fui impegnato di servizio con la marcia del gruppo podistico. La logistica quest’anno si è spostata di qualche centinaio di metri, dal bar di Santa Colomba ad uno spazio nel verde poco distante. Parcheggio agevolmente in uno dei prati che gli organizzatori hanno provveduto ad adibire a parcheggi. Sono rimasto indeciso fino all’ultimo se venire a questa corsa o se scegliere un’altra competizione, poi la stanchezza del sabato mi ha consigliato qualcosa di poco impegnativo e la scelta è caduta su questa manifestazione. Poco dopo le sette e mezzo parto con l’amico Giovanni. La giornata si preannuncia caldissima, da giorni parlano dell’arrivo dell’alta pressione che hanno denominato “Scipione l’africano”. Dopo poche centinaia di metri stiamo già sudando copiosamente. Il primo tratto è agevole e per circa 2k abbiamo tutta discesa, poi ci sono alcuni chilometri pianeggianti e completamente ombreggiati. Raggiungiamo il supermaratoneta Gianfranco Toschi e ne approfittiamo per parlare della Pistoia-Abetone e di calcio. Iniziano i saliscendi che affrontiamo ad un ritmo da vera e propria scampagnata domenicale. L’ultimo tratto in salita ci porta all’arrivo. In totale quasi 17K corsi in poco meno di due ore. Con l’amico Giovanni ci salutiamo e ci diamo appuntamento tra 15 giorni. Ho trovato questa marcia diversa, da quando la corsi l’ultima volta nel 2010. La corsa è stata tracciata tutta sul lato di Bientina, mentre nelle precedenti edizioni l’ultima parte della marcia si svolgeva sul lato di Santa Maria a Monte. Nel complesso giudico positivamente questa scelta.