A pochi giorni dalla corsa ero moderatamente ottimista pensavo che potevo provare a battere il mio personale, a poche ore dalla partenza ero molto perplesso sul da farsi, se prendere il via o rinunciare. La colpa delle mie sopravvenute insicurezze è riconducibile ad un improvviso raffreddore che mi ha massacrato tutto il sabato, la notte e fino a metà corsa. La cosa bella di questo sport è che uno corre anche per l’orgoglio e prima di mollare ci pensa due volte. Mentre con la mia auto mi stavo recando a Firenze, stavo collegato con il mio corpo, in pratica effettuavo dei monitoraggi continui sul mio stato di salute. E’ bello quando inizi a conoscerti fai dei check up e cerchi di carpire ogni segnale che il corpo registra e con l’auto già parcheggiata sul Lungarno Colombo attendo 10 minuti prima di prendere la decisione definitiva. Ho deciso! rompo gli indugi, la mattinata non è caldissima ma l’importante è che non piova, come purtroppo avvenne lo scorso anno. Decido in un primo momento di vestirmi più leggero, poi sento dei brividi ed opto per un capo in più da lasciare in auto semmai quando transiteremo su questo lungarno dopo il tredicesimo chilometro. Mi reco al Piazzale Michelangelo con i bus navetta e appena arrivato vado nella zona Pace Maker per salutare Klaus, MJ e Arturo. Dopo la loro vestizione decidiamo di fare un po’ di foto e poi tranquillamente aspettiamo il via. Il colpo d’occhio è fantastico, Firenze è bellissima e siamo in ben 10.000 podisti, un risultato incredibile merito del grande impegno di tutta l’organizzazione. Partiamo e transito sotto il gonfiabile dopo ben oltre 5 minuti dallo sparo. Decido di tenere nel tratto di discesa fino a Porta Romana un passo intorno ai 5’ al chilometro. Il mio obbiettivo visto le condizioni fisiche è di terminare sotto le 5 ore, spero di riuscirci. Riesco a tenere un buon ritmo fino a metà corsa quando transito sotto con i palloncini delle 4h e 15’, poi decido di rallentare per non rischiare una botta prematura. Attraversiamo il centro gremito di turisti stranieri festanti che incitano in modo caloroso e anche noi italiani per un giorno ci sentono parte di questo grande e bellissimo evento. Sono in prossimità del 30° chilometro quando transito sono passate circa 3h e 6’, mi si materializza davanti l’andaerianda delle Cascine. Dopo il ristorno inizio ad alternare tratti di corsa ad altri di passo svelto e dopo aver virato al Viadotto dell’Indiano mi sorpassano i palloncini delle 4h e 30’ capitanati da Giuliana e da Sartamagù e capisco che la mia media è scesa e di molto. Sono di nuovo sui lungarni sorpasso il Passetti e poi raggiungo alcuni amici ultramaratoneti che stanno spingendo delle carrozzine con dei bambini malati e qui che vengo colto da una commozione incredibile, ho gli occhi lucidi e quando transitiamo da vanti agli spettatori che li applaudono mi si stringe il cuore. Bella iniziativa, siete stati formidabili! Sono sul Lungarno della Zecca Vecchia, mancano qualche centinaia di metri, al di là delle transenne i maratoneti che hanno concluso la loro fatica mi incitano a dare tutto e mi ricordano che manca ormai pochissimo, me la prendo comoda riesco pure a scattare delle foto. Entro in Piazza Santa Croce, le tribune sono gremite è l’apoteosi, il cuore è gonfio d’orgoglio anche questa mia ventesima maratona è terminata, in un tempo che prima del via non avrei pronosticato, 4h 40’ e 51” tempo ufficiale, circa 5’ in meno quello reale, sono soddisfatto. In conclusione un applauso all’organizzazione BRAVISSIMI! a Firenze che come sempre è bellissima, a tutti i maratoneti e ai miei amici abituali di corsa, grazie a tutti per avermi regalato una domenica fantastica!