Nei programmi di qualche mese fa questa Marcia dell’Orcino doveva essere la corsa di rifinitura pre-maratona e così è stato anche se non come nelle previsioni. Speravo di fare almeno 26 km., ma mi sono dovuto accontentare dei 21 del programma. Torno da Lecco il sabato notte con un maledetto raffreddore che mi ha perseguitato tutta la giornata. Mi alzo alla solita ora le 6,30, ma la voglia di andare a correre è zero. Sono stanco, i 700 km. in auto buona parte dei quali con la pioggia mi hanno massacrato. Apro le finestre il cielo è cupo e minaccia pioggia, non è caldissimo sinceramente sono un po’ perplesso. Decido di cambiarmi e partire. Una volta arrivato ad Orentano impiego 15 minuti per decidere come vestirmi, poi opto per un abbigliamento leggero maglietta e canotta. La scelta si rivelerà azzeccata anche perché la temperatura si è alzata. Mi reco alle iscrizioni trovo l’amico Roberto Capecchi e partiamo insieme. Fino a quando rimarrò con lui, circa metà corsa, tengo un ritmo forsennato soprattutto considerando che è una non competitiva, e chiudo la prima ora con poco meno di 11 km. percorsi. Il tracciato è un classico, in pratica è quasi identico agli anni scorsi. Molto corribile, poche salite e quasi la metà di asfalto. La paura di trovare tanto fango si dissolve piano piano. Solo in 4 o 5 posti abbiamo affrontato del terreno insidioso, il resto è immerso non bosco con terra solida, fogliame o pietrisco. In solitudine chiudo la marcia di 21 km. anche se all’arrivo il mio GPS ne segnava uno di meno, in 2h e 6’. E’ stato un ottimo allenamento, ad un ritmo sostenuto. Da segnalare l’ottima organizzazione e il foliage classico del periodo. Domenica prossima mi presenterò a Lucca senza neppure un lungo nelle gambe, ma con la solita voglia di sempre di divertirmi. Ah dimenticavo, il tempo ci ha graziato con una mattinata nuvolosa ma senza pioggia.