Una domenica mattina uggiosa. Parto con Michele e Zoe, Michele Corsi e Marco Cecchella e con una leggera pioggerella che in pratica ci accompagnerà per tutta la corsa. I primi chilometri sono agevoli, tutti asfalto e pianeggianti questo almeno fino a poco dopo La Scala. Poco dopo iniziano le danze, con i classici saliscendi che sono il sale di questo tipo di corse che si svolgono nella zona di San Miniato. Mai un attimo di tregua. Il percorso è stato modificato, c’è tanto asfalto e quando negli unici 2 o 3 tratti becchiamo il fango in discesa, son dolori. Non riusciamo a rimanere in piedi e siamo costretti a cercare dei tracciati più agevoli. Dopo circa 1/3 della marcia perdo contatto con gli altri e procedo in solitario. Decido di accendere il mio Ipod e di ascoltarmi un po’ di bella musica. C’è tanta foschia ed in alcuni tratti della nebbia che non mi permette di distinguere gli altri podisti che incontro. Le gambe per fortuna reggono bene e tengo un buon passo che mi permette a circa 2/3 di corsa di riagganciare i miei amici. L’ultimo tratto ci porta in centro a San Miniato Alto e di seguito affrontiamo la lunga discesa per San Miniato Basso, ancora un chilometro e siamo all’arrivo alla Casa Culturale o al Sombrero che dir si voglia. Discoteca Sombrero che inevitabilmente mi riporta alla memoria la mia vita da adolescente, quando non molto frequentemente ci venivo a fare quattro salti. Sono molto soddisfatto per aver concluso i miei 24 km. anche se il GPS ne segnava uno di meno, in 2h e 35’. Roma non è troppo lontano e bisogna iniziare a far sul serio anche con i lunghi domenicali. Ottima l’organizzazione e molto bello come sempre il percorso.