Con la corsa di Terricciola si chiude il trittico dell’Alta Valdera come l’ho ribattezzato. In 8 giorni 3 corse; Forcoli domenica scorsa, Fabbrica di Peccioli il 2 giugno e appunto Terricciola questa mattina. La particolarità che accomuna queste 3 marce è la bellezza dei paesaggi e la perfetta organizzazione. A differenza dello scorso anno, riesco a parcheggiare molto vicino alla partenza. Terricciola è un posto molto carico, è posizionato in alto e da qui si gode di una bella vista. Ricordo che lo scorso anno il percorso più lungo di 19 km. fu molto duro, ragion per cui questa mattina parto molto cauto. Con me c’è Massimiliano Morelli e insieme faremo tutta la marcia. Dopo il primo tratto in discesa, abbiamo un paio di chilometri di saliscendi leggeri e agevoli, per poi scendere a valle. La temperatura è ottima e si corre bene, c’è il sole e la mattinata è veramente godibile. Con il passare dei chilometri intuisco che dopo qualche lamentela dello scorso sulla durezza del percorso, quest’anno hanno modificato alcuni tratti rendendolo molto più digeribile. Quello che non manca sono i filari di viti delle innumerevoli cantine che sono la vera forza di questa zona, tant’è che danno anche il nome alla marcia “Terricciola città del vino”. La cosa buffa di questa corsa è vedere la fila dei podisti che sono dietro di me mentre si arrampicano sopra una collina e la fila di chi mi sta davanti impegnati dalla parte opposta del panorama in una discesa. E’ un continuo incrociare di situazioni podistiche che non capita molto spesso.  Nell’ultimo tratto ci viene risparmiato lo stucchevole attraversamento dei filari di viti di una azienda vinicola e anche i suoi  pericolosissimi scalini, che lo scorso anno crearono non pochi problemi e qualche invettiva da parte dei podisti. Alla fine non so dirvi se i 19 km. erano precisi, in quanto il mio Garmin ancora una volta non ha funzionato. Dopo 5 anni di onorato servizio, sta iniziando a darmi qualche problemino.