La sveglia suona proprio mentre sto sognando, che devo rinunciare a prendere il via a una corsa podistica, perchè mi si sono rotte la scarpette. Il suono della radiosveglia questa mattina non è poi così male, visto che mette fine a quest’incubo. La destinazione della mia trasferta è cambiata, non come gli altri a La Catena, bensì poco più lontano a La Serra, comunque sempre nel comune di San Miniato. Buffo è la cosa che il G.P. Il Ponte sia molto affezionato agli articoli. Prima delle 7 sono già al ritrovo. Ho deciso di arrivarci presto per partire subito appena verranno consegnati i cartellini. La logistica è ottima, secondo me hanno fatto la scelta giusta e un deciso salto di qualità. C’è tutto, campo da calcio con spogliatoi, tensostruttura molto grande e anche qualche area dove parcheggiare l’auto. Il cielo è nuvoloso e la temperatura ottima. La Pesticciata Biancogialla viene ricordata dai podisti oltre che per il percorso durissimo e per la perfetta organizzazione, anche per le botte di calore e le insolazioni che spesso ci regala. Aspetto l’arrivo dell’amico Giovanni e insieme alle 7,30 partiamo. Subito mi racconta della trasferta alla Cortina – Dobbiaco e della sua performance. Dopo il primo chilometro pianeggiante iniziamo a salire. Siamo nella zona di Balconevisi e non mi soffermo sulla bellezza dei posti, altrimenti dovrei ripetermi per tutta la cronaca in quanto sono tutti fantastici. E’ tutto un susseguirsi di saliscendi, salite repentine ed altrettante discese. In certi momenti mi sembra di essere fuori dal tempo, sono totalmente immerso nella natura e non riesco a orientarmi. Per fortuna il percorso è segnalato in modo impeccabile. Circa all’altezza del 6° km. saluto Giovanni che prosegue per i 25, mentre io vado per i 35 chilometri. A Collegalli c’è il ristoro e il punto dove lasciare il nome per ricevere alla fine il “diploma di pesticciatore”. Ogni anno il G.P. Il Ponte sceglie un tema per la marcia. Quest’anno è il Far West, quindi capita di trovare ad un ristoro il Patti e Gigi vestiti da Indiani con tanto di tenda e totem, oppure ad un altro la ricostruzione di un Saloon con tanto Cowboys, ragazze e cavalli. Immancabili come da tradizione di questa marcia ad ogni ristoro la Coca Cola, e poi la macedonia, la birra e quest’anno anche la Pizza calda appena sfornata. Quello che mi piace di questo gruppo podistico è la ricerca che mettono nei particolari ed in ogni dettaglio anche il più piccolo. Dai costumi a tema, ai ristori, alla segnaletica, agli addetti, alla bellezza del percorso e dei posti che visitiamo alla gentilezza ed i sorrisi che tutti ci regalano al nostro passaggio. Nonostante la stanchezza che ho accumulato durante la settimana ho ancora birra nelle gambe. La musica del mio iPod mi aiuta tantissimo nelle salite più ripide. Il suono dolce e discreto della natura, viene interrotto bruscamente quando transito sulla collina che si affaccia sopra il crossodromo Santa Barbara. Il rumore assordante delle moto da cross, stride con tutto il contesto di questa mattina. Ormai manca poco, Montebicchieri e poi l’arrivo. Chiudo i 35 km. che in realtà sono 34, in 4h e 57”. Sono soddisfatto perché forse e sottolineo forse, sono andato meglio degli altri anni con minor sofferenza fisica. In un primo tempo ho pensato che fossi stato avvantaggiato dal percorso meno duro, ma riflettendoci bene a darmi una mano è stato soprattutto il clima. Ritiro il mio diploma e me ne torno a casa. Prima di concludere voglio dire soltanto due parole agli amici del G.P. Il Ponte; Bravi e Grazie!!!