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Notturna di San Giovanni 72a edizione – Firenze

Finalmente dopo tanti anni riesco a partecipare alla Notturna di San Giovanni. Per la prima volta corro una gara che è nata prima di me, questa è la 72a edizione ed è la seconda più vecchia in Italia. Per partecipare a questa corsa sono dovuti accadere due eventi, il primo è che quest’anno non coincide con il fine settimana della Pistoia – Abetone (come spesso accade) e il secondo fatto che il giorno dopo sono di servizio in quanto impegnato alla marcia del gruppo podistico quindi di riposo. La partenza è fissata alle 21 in Piazza del Duomo a Firenze. Ritiro il pettorale gratuito che viene dato a tutti i podisti che si sono già iscritti alla Firenze Marathon. L’atmosfera è bellissima, la piazza è colma di turisti e ovviamente di podisti. Due sono le competizioni, quella competitive di 10 km. e la non competitiva di 4 km. Per entrambi le corse i pettorali sono sold-out. Alla competitiva partecipiamo in circa 1.200 e tra questi tanti atleti di spicco sia nel campo femminile che maschile, sintomo che la corsa ha fascino e prestigio. Parto molto indietro mischiato con i tanti non competitivi e questo mi penalizza in termini cronometrici. Transito dopo almeno oltre un minuto sotto il gonfiabile e i primi due chilometri sono un continuo ingorgo di podisti che mi obbligano a rallentare e a tenere un ritmo molto più lento. Inutile dire che tocchiamo tutti i punti più belli della città e lista è lunga, perché tutto si svolge in pieno centro con il vantaggio del calore degli spettatori che sono tantissimi. I passaggi più emozionanti sono ovviamente oltre a Piazza Duomo da dove partiamo e arriviamo, Piazza della Signoria, Ponte Vecchio, Palazzo Pitti, Piazza della Repubblica, via dei Calzaiuoli, Via Roma etc. Corsa da emozioni forti e da belle sensazioni con il passare dei minuti cala il buio e la cosa diventa ancora più affascinante. Nonostante la gara non sia facilissima, perché la pavimentazione del centro è insidiosa, per le tante curve e cambi di direzione e per i molti attraversamenti dei ponti sull’Arno, la chiudo disidratato ma in modo dignitoso in 51’ e 34”. Soddisfatto consegno il chip e ritiro la maglietta della corsa. Con la Giusy che ha approfittato della trasferta fiorentina per vedere qualche vetrina, ritorniamo alla macchina che è parcheggiata  lontana. Si sono fatte le 22,30 e ho anche un po’ di fame.

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