Sembra ieri, ma siamo già arrivati alla 5a edizione della Mezza Maratona Città di Pisa organizzata dall’associazione “Per Donare la Vita Onlus”. Come gli scorsi anni la logistica, partenza e arrivo sono all’interno dello splendido Ippodromo di San Rossore. Arrivo presto, mancano una decina di minuti alle 8. L’aria è frizzante, non più di 8° ma c’è il sole e quindi la mattinata promette bene. Cerco il mio nome al cartellone degli iscritti per vedere il numero di pettorale che mi è stato assegnato, ma non lo trovo. Vado al banco dove si ritirano i pettorali, gli espongo il problema e gli consegno la conferma dell’iscrizione da parte di SDAM. Dopo qualche minuto si scusano e mi consegnano il pettorale. Sono stato inserito non come tutti, prima il cognome e poi nome, ma bensì al contrario. Risolto l’enigma vado a prendere il pacco gara che quest’anno consiste in una bella maglietta tecnica bianca della Nike. Intanto sale la temperatura. Alle 9,30 il via con oltre 1000 partecipanti alla mezza maratona competitiva e circa almeno un migliaio alla non competitiva che è inserita nel Trofeo 3 Province. Parto con l’amico Roberto Capecchi, compagno di tante mezze maratone. Ci siamo prefissati un obbiettivo, quello di terminare sotto 1h e 55’. Usciti dall’Ippodromo il primo tratto circa 5 km. è tutto dritto. Arriviamo nella bellissima Piazza dei Miracoli gremita di turisti. E’ un bel colpo d’occhio. Una volta girato intorno alla Torre (ovviamente di Pisa) quando stiamo per uscire dalla piazza, veniamo immortalati dal buon Piero Giacomelli che come da copione in quel punto ogni anno colloca una delle sue tante postazioni fotografiche. Per la cronaca anche in questa edizione il servizio Pace Maker è organizzato da “Regalami un sorriso” appunto di Piero Giacomelli. A questo punto facciamo un po’ di centro e poi attraversiamo l’Arno. Transitiamo per un breve tratto da Corso Italia e poi dopo ristoro di Ponte di Mezzo passiamo davanti al Palazzo Blu, dove tra poco meno di una settimana verrà inaugurata la mostra su Picasso e dove non mancherò di andarci. L’unico aspetto negativo di questa corsa è quando usciamo dal centro e imbocchiamo la strada per Marina di Pisa. Fino al CEP ci sono troppe macchine sul percorso, c’è tanto smog per la “gioia” dei polmoni e gli addetti al percorso mi sembrano un po’ in confusione. La speranza è che il prossimo anno pongano rimedio a questo problema. Le gambe sono ancora volitive, riesco a spingere ed è un buon segno. Con me c’è sempre l’amico Roberto e per qualche chilometro anche il grandissimo Giacomino, che però all’ingresso nella tenuta del Parco di San Rossore non tiene il passo e si stacca. L’ultimo chilometro Roberto accelera e terminerà la corsa qualche decina di secondi prima del sottoscritto. Siamo entrambi soddisfatti siamo riusciti a centrare l’obbiettivo prefissatoci, quello di terminare sotto l’ora e cinquantacinque, infatti chiudo in 1h, 53’ e 47”. La cosa che comunque mi rende più felice è quella di aver corso la seconda metà di gara come la prima. Non ho accusato come mi accade spesso, un calo alla distanza e questo è un ottimo segnale in previsione delle prossime corse.