Dopo soltanto 10 ore dalla fatica di Lucca torno a correre per il Trofeo Pisano a Isola. Per uno come il sottoscritto, non molto avvezzo a correre per due giorni di fila è una faticaccia. Parto in solitario poco prima delle otto ed il caldo e l’umidità, nonostante che sia il mese di Settembre sono ancora elevati. Dopo i primi 4 chilometri pianeggianti, iniziano le prime salite, che in questa gara sono come dei veri e propri strappi, brevi ma durissimi. Capisco da subito, che con nelle gambe la corsa della sera precedente ed un’attività podistica molto ridotta nel mese d’Agosto, non sarà facile ed agisco di conseguenza. Accolgo i ristori come manna da cielo, sono molto disidratato ed anche i commenti degli altri amici sul percorso sono simili. In compenso, come accade sempre in queste zone (che per me sono di casa), l’occhio viene abbondantemente ripagato dai tanti bei paesaggi. A metà gara un piccolo inconveniente nella segnalazione del percorso, ci fa sbagliare per qualche centinaia di metri strada. Poco prima di terminare la mia fatica mi soffermo ad ammirare un campo di girasoli e decido anche di fotografarlo, chiudo la corsa in 3 ore. All’arrivo gli addetti mi consegnano un foglietto per il ritiro del pacco gara la prossima Domenica al Galleno, molto proabilmente hanno avuto un’alta affluenza di partecipanti ed hanno terminato i premi. Nota a margine il controllo che Mileno svestito i panni del podista ed indossati quelli di Dottore, mi ha fatto controllandomi la pressione sull’ambulanza di servizio. Com’è andata? un pò bassina mi ha detto 105 la max.